Giornata della Memoria per non dimenticare le vittime dell'Olocausto

di Emiliano Antonelli 27/01/2017 CULTURA E SOCIETÀ
img

Oggi si celebra in tutto il mondo il Giorno della Memoria per ricordare le vittime dell'Olocausto.  Il 27 gennaio 1945 i sovietici sfondarono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz in quella che è attualmente la Polonia.

 

Si commemorano milioni di persone uccise nello sterminio della Germania nazista che perseguitò ebrei, omosessuali, rom e portatori di handicap. 

 

Nel 2005 le Nazioni Unite hanno scelto la data del 27 gennaio per la commemorazione in seguito alle celebrazioni del 60° anniversario della liberazione dei lager nazisti. L'Italia decise già cinque anni prima di istituire la giornata per le vittime dell'Olocausto scegliendo proprio la data del 27 gennaio.

 

"Rammentare e onorare - com'è bene fare - i tanti giusti, le tanti azioni eroiche non cancella, tuttavia, le colpe di chi, anche in Italia, si fece complice dei carnefici per paura, fanatismo o interesse", ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia al Quirinale per il Giorno della Memoria.  

Aggiunge Mattarella "La giornata della Memoria ci impone di ricordare le tante vittime di una stagione lugubre e nefasta. Ma impegna a contrastare, oggi, ogni seme e ogni accenno di derive che ne provochino l'oblio o addirittura la ripetizione. Auschwitz è diventato un monumento contro l'orrore nazista. Ma è, e deve essere, anche la testimonianza consapevole, di quali sciagure sia capace di compiere l'uomo quando abbandona la strada della convivenza e della solidarietà e imbocca la strada dell'odio".

Il presidente riferendosi al tema dell'intolleranza "Ancora oggi dobbiamo chiederci: com'è possibile che, sotto forme diverse - che vanno dal negazionismo, alla xenofobia, all'antisionismo, a razzismi vecchi e nuovi, al suprematismo, al nazionalismo esasperato, al fanatismo religioso - com'è possibile, ripeto, che ancora oggi si sparga e si propaghi il germe dell'intolleranza, della discriminazione, della violenza?". 


Tags:




Ti potrebbero interessare

Speciali